Mercoledì 10 (10 marzo 1875)

Cosima Wagner Diari

Al mattino, visito il museo; purtroppo, la galleria Esterhazy è chiusa. In generale, un’impressione molto triste della Nazione ungherese: sembra andare incontro a una completa dissoluzione. I furti nell’amministrazione sono all’ordine del giorno, oltre alla megalomania – non è permesso parlare una parola di tedesco. La vita è terribilmente costosa; non esiste una classe media, ma solo un’aristocrazia tronfia e incolta. Le condizioni musicali sono altrettanto tristi, mio padre è tagliato fuori da tutto, da ogni attività: è di fatto un perfetto estraneo. Ma Richter sembra cavarsela bene. 

Il concerto alle 19, poi abbiamo mangiato da mio padre, e io insieme a lui ho fatto alcune visite, tra cui anche quella al pastore Schwendtner. Sala molto piena e splendente, anche grande entusiasmo. Dopo il concerto, una cena leggera, dove ho appreso dal conte Apponyi le notizie più tristi su questa povera Nazione! Ritorno a casa all’una di notte.


Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]


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