R. termina la sua lettera al Re, si lamenta anche dell’ottusità dei suoi concittadini, e dice che probabilmente dovrà ancora dare concerti per la costruzione delle locande!
Bel tempo; preparo le valigie per i due figli più grandi. R. sale a teatro, e ancora una volta ha un’impressione profondamente dolorosa: la buca dell’orchestra è stata fatta troppo piccola! …
R. mi vede preparare i bagagli e si commuove profondamente. Il resto è silenzio; la citazione lo riporta a Shakespeare, che l’aveva intesa come pura ironia, rispetto al grande discorso che Amleto pronuncia nel Saxo Grammaticus.
La sera, una cantante esegue l’aria di Agathe [1], caricandola di tutti i soliti difetti delle cantanti e dei Kapellmeister. R. dice che con questa sola aria farebbe vergognare l’intera odierna scena musicale tedesca: cantano le parti importanti in modo insignificante e quelle meno importanti in modo patetico! … Io proseguo nei preparativi sino a tarda notte.
[1] Da “Der Freischütz” di Carl Maria von Weber.
Traduzione in italiano di Claudia Bilotti [© Claudia Bilotti | WAGNER Salon]